VISITA AL PARCO DELLA BURCINA
23-24/5/2009
L’escursione proposta quest’anno dalla nostra Associazione, organizzata dall’infaticabile Paolo Giai, ha avuto come destinazione il parco giardino “La Burcina”, sito sull’omonimo “Brich Burcina”, una collina a ridosso delle Prealpi Biellesi.
Le origini del giardino risalgono alla metà del secolo scorso, quando l’allora proprietario dell’area Giovanni Piacenza, una persona illuminata e con consistenti possibilità economiche, decise di trasformare la collina in un parco informale, secondo il gusto dell’epoca.
L’aspetto caratterizzante di questo parco di notevoli dimensioni, dove si possono vedere alberi secolari di diverse specie, è la presenza di una collezione di rododendri di dimensioni veramente straordinarie. Era per noi bonsaisti importante conoscere l’impianto “naturale” dove essi vivono, in quanto le azalee che coltiviamo come bonsai appartengono alla stessa famiglia dei rododendri.
La zona in cui si trovano queste magnifiche piante, un intero versante di una collina, non è aperto al pubblico e siamo riusciti ad accedervi grazie a Francesco Merlo, nostro socio, che è uno dei responsabili del progetto di classificazione e studio degli esemplari per conto dell’Università di Torino.
Il sabato mattina Francesco ha proposto un’interessante lezione introduttiva alla visita al vallone dei rododendri, mentre il sabato pomeriggio abbiamo effettuato una escursione generale al parco, con la guida del signor Corrado Cravello, guardaparco, durante la quale abbiamo potuto ammirare le molte essenze presenti, alcune delle quali esotiche.
La domenica mattina ci siamo letteralmente immersi tra le piante di rododendro.
La fortuna ci ha assistito, con una giornata bellissima ed una esplosione di fioriture. Abbiamo camminato sotto le volte multicolori di queste piante meravigliose, le cui cime arrivano oltre i sei metri, con un’infinita varietà di colori e di forme. Francesco è stato una guida preziosa e ci ha fatto notare come, per esempio, per la salute della pianta siano fondamentali la qualità del terreno (il ph del terreno è infatti circa 5.5), l’umidità generale dell’ambiente, e quali siano le patologie di cui possono soffrire, ecc.
Nel pomeriggio della domenica Mario Sandri, uno dei nostri soci fondatori, ha tenuto un’interessante esposizione relativa alla classificazione e alla coltivazione dell’azalea bonsai.
Sono stati due giorni veramente interessanti, dove anche l’aspetto culinario ha trovato largo spazio nei pranzi e nella splendida cena negli agriturismo, dove abbiamo potuto “assaggiare” (viste le quantità sproporzionate non è proprio il termine adatto) i piatti tipici della zona.
Anche questa è cultura!
Queste occasioni contraddistinguono la nostra Associazione, che oltre ad organizzare importanti eventi dove il bonsai è il principale attore, si impegna nell’organizzazione di attività collaterali, durante le quali i partecipanti possono incontrarsi, socializzare e scoprire nuovi luoghi di interesse naturalistico e culturale.
Da parte di tutti i soci un ringraziamento agli organizzatori per l’impegno profuso e per la disponibilità: Paolo Giai, Francesco Merlo e Mario Sandri